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Due gocce di fuoco

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Non è dei giorni andati

l'odore che sottrae al presente,

ma il presente che si sottrae

al sentire

.

Imberbe  pare

e affluente del mio fiume,

non dà <la>  per farlo danzare.

Eppure ha letto morbido,

lisci fianchi  

ventre bagnato se Serpente muove

 …

cerchi disegna d’hula hoop

colli e valli  dispone

al percorso che attizza

paradisi discinti nell’unione

a immutata voglia di foce.

Bella di casa

quando lui lo dice

miti sogna e  giarrettiere

che brillano più nere

sulle nudità del cuore

.

Così come la Vita vuole,

anche ad acqua tanta

scorsa sotto i ponti.

Mistica fioritura il desiderio,

guarda il merletto con due gocce di fuoco

e preziosa monta  la Neve.

 

 Nando - 20/01/2015 07:31:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Partendo dalla prima strofa, incipit filosofico ed esistenziale, saltando poi a "mistica fioritura", arriviamo a quelle "due gocce di fuoco" che montano la Neve, offrendo "discinti paradisi all’unione", però se anche il "Serpente muove" (mi sembrava di aver letto ieri alla prima lettura "muore" anziché muove: che sbaglio! - mi pareva un morire momentaneo del suo respiro).
Pur con un linguaggio ricco di metafore e simboli assunti a tale ruolo (interessante sarebbe studiare la selezione delle parole che hanno l’iniziale maiuscola non obbligata), in presenza di un pensiero penetrante la realtà del tema scelto, acutezza di analisi e discorso, esito poetico felice e di bella scrittura, conserva a contatto con il mio "palato" il retrogusto del minimalismo che, mi piace sottolineare, è il fascino particolare di Elsa Paradiso poeta (lo è per me, certamente; e particolare perché non è l’unico suo fascino); è probabile che ciò sia vero solo per la mia lettura, una sovrastruttura della mia percezione "figlia" d’ignoranza, autoproiezione interpretativa ovvero colposo travisamento dei testi; eppure in Elsa è sublime la lama affilata con cui "crudamente" taglia il quotidiano (spesso della relazione a due) vissuto tra le mura domestiche o addirittura nei confini della camera da letto, dove. solo una finestra sembra rompere il chiuso d’oro o di piombo e osmosizzarsi con il mondo.
Si potrebbe e si dovrebbe, soprattutto si vorrebbe continuare nell’ approfondimento del testo, per bellezza e profondità significativa, per potenza evocativa dell’eros, poiché occorre anche dirlo: di là di tutte le analisi interpretative, resta in precedenza un bel canto all’amore erotico, nella velatura di una lingua metaforica.

Ciao, Elsa, con ammirazione.

 cristiana fischer - 19/01/2015 12:17:00 [ leggi altri commenti di cristiana fischer » ]

una bella ode al presente

 Lorenzo Mullon - 19/01/2015 11:21:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Non è dei giorni andati
l’odore che sottrae al presente,
ma il presente che si sottrae
al sentire

è straordinario
e come ogni grande intuizione funziona pure al contrario
perché ci stiamo guardando allo specchio

 Amina Narimi - 19/01/2015 11:01:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Sublime...così come la Vita vuole, e preziosa monta la Neve

Mi lascia incantata questa tua Poesia, profondamente

Ciao Elsa

 Silvia De Angelis - 19/01/2015 10:17:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

Accentuati tratti sensuali, in questa magnifica lirica, originalissima
nel suo dire, molto raffinato
Tanto piaciuta e apprezzata la tua poesia, Elsa, buon inizio di settimana,silvia

 Sara Cristofori - 19/01/2015 09:40:00 [ leggi altri commenti di Sara Cristofori » ]

sensualissima nel suo disegnare un desiderio che non si estingue nonostante "la tanta acqua sotto i ponti", nato dal cuore che lo disegna provocante :)
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